Lettori fissi

martedì 14 febbraio 2012

ti amo perchè ti vivo…..

 

kiss1_floriana barbu

bene al di là
della ragione, delle emozioni, della passione...
bene al di là delle parole, dei suoni, dei silenzi...
io "ti vivo"

nella quiete del cuore
nell'impazienza dei sensi,
attraverso le finestre della nostra anima,
e nell'attesa del ricongiungersi delle nostre strade..
in queste ore effimere,
tra le ombre della sera e la luce del mattino,
in dispetto del tempo e al di là delle nuvole..
con l'amore che trascende la dimensione umana
e la certezza di raggiungerti la dove sei ..
io "ti vivo" e  "ti vivrò" fino a che l'eternità si spenga!!

per la porta socchiusa del mio quotidiano
lascio penetrare in me i ricordi immortali
scritti dall'inchiostro dei nostri baci
e sento la musica del vento
depositarsi sui fiori del nostro giardino segreto
e tocco il filo argentato del nostro impossibile domani terreno...
con un gesto lento disegno la bellezza impalpabile del tuo corpo lontano
e "ti vivo"
perchè "rivivo" il mio amore quando penso a te..a noi..
passaggio dei dolci momenti avvolti dalle nostre carezze ancora presenti..
e làsciati scivolare in me
là dove voglio custodirti fino a dopo l'eternità..

ti amo ancora....
ti amo perchè "ti vivo"

domenica 1 maggio 2011

dalla cassapanca parole che arrivano dall’antica grecia ma che oggi andrebbero profondamente meditate…..

anche questa volta dalla cassapanca esce “l’antichità”…
“una lezione” che risale a “qualche tempo fa” i cui autori si chiamano tucidide e pericle….

tucidide…(atene – 460/397 a.c.)… generale e storico greco…fervente sostenitore di pericle
pericle…(atene – 495/429 a.c.) teorico e realizzatore della democrazia in Atene. Non a caso il termine stesso di democrazia è comparso per la prima volta nell'età che da Pericle ha preso il nome.
tucidide scriveva
“[….]La principale caratteristica della natura umana è il desiderio inesauribile di accrescimento, che non può essere né limitato né contrastato se non da una forza uguale e contraria. L'accrescimento, ossia la tendenza ad aumentare la propria potenza, è il tratto caratteristico e indissolubile della società umana organizzata politicamente: di conseguenza, quando, all'interno di un territorio circoscritto geograficamente, si vengono formando due centri di potere - nel caso greco le due poleis di Sparta e Atene - è certo che queste due entità tenderanno ad accrescere la propria forza, ad espandersi, a sottomettere le poleis più deboli, finché le reciproche sfere di influenza entreranno inevitabilmente in conflitto. Non sono possibili altri esiti se non la guerra di annientamento: trattati di pace, accordi di convivenza, alleanze potranno avere luogo, ma solo per tempi e modi limitati, perché il desiderio di accrescimento non può che comportare il desiderio di annientare il rivale.” 
(anche in senso lato)

e questo è il discorso di pericle  agli ateniesi …461 a.c.
"Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell’eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l’uno dell’altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell’universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell’Ellade e che ogni ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così."

giovedì 24 marzo 2011

un brano di latino dalla cassapanca

in una cassapanca si può trovare di tutto…
nella mia..che è rimasta chiusa per tanto tempo..ci sono ritagli di giornale..le pagine ingiallite dei libri più cari…ci sono pensieri..ci sono ricordi

ultimamente ci ho ritrovate della pagine di un mio vecchio libro di latino…e sono ritornata sui banchi di scuola…
io ho avuto la fortuna di avere avuto un professore di italiano e latino che non potrò mai dimenticare per la sua umanità..per la sua simpatia…e per ciò che mi ha trasmesso con il suo grande amore per la cultura….
era una uomo anziano…capelli bianchissimi…milanese fino all’osso tant’è che ogni tanto qualche espressione dialettale gli scappava…

un giorno..quando la cassapanca mi regalerà qualche altra pagina dei tempi andati…racconterò qualche cosa dei mei anni del liceo…dei miei professori..di quelli ai quali mi sono ispirata quando ho cominciato ad insegnare, di quelli dai quali, invece, mi sono di molto allontanata..di quando non si cercava di distruggere la scuola pubblica..di quando la cultura aveva un valore…di quando alla costituzione si dava il giusto valore…e parlando di scuola faccio rferimento all’art. 33 e 34

 riporto il brano di sallustio che ha suscitato i miei  pensieri..e che io ritengo di un’attualità straordinaria…..
il titolo del brano è:

“caducità delle cose umane”
e
sallustio era uno storico romano 
(1°ottobre 86 a.c./13 maggio 34 a.c.)
[…] Nam uti genus hominum compositum ex corpore et anima est ita res cuncta studiaque omnia nostra corporis alia alia animi naturam secuntur. Igitur praeclara facies magnae divitiae ad hoc vis corporis et alia omnia huiusce modi brevi dilabuntur; at ingeni egregia facinora sicuti anima immortalia sunt. Postremo corporis et fortunae bonorum ut initium sic finis est omniaque orta occidunt et aucta senescunt: animus incorruptus aeternus rector humani generis agit atque habet cuncta neque ipse habetur. Quo magis pravitas eorum admiranda est qui dediti corporis gaudiis per luxum et ignaviam aetatem agunt ceterum ingenium quo neque melius neque amplius aliud in natura mortalium est incultu atque socordia torpescere sinunt cum praesertim tam multae variaeque sint artes animi quibus summa claritudo paratur.


[…] Infatti, poiché l'uomo è composto di corpo e di anima, tutte le nostre attività e inclinazioni si conformano alla natura dell'uno o dell'altra. Pertanto la bellezza, la ricchezza, nonché la prestanza fisica e tutte le altre doti di questo genere in breve dileguano: ma le grandi opere dell'ingegno sono, come l'anima, immortali. Insomma le qualità fisiche e i beni della fortuna, come hanno un inizio, così hanno una fine e tutto ciò che sorge tramonta e ciò che cresce invecchia; lo spirito, invece, essendo guida incorruttibile ed eterna del genere umano, muove e domina tutto e da nulla si lascia dominare. Tanto più deve suscitare meraviglia, quindi, la perversione di coloro che, dediti ai piaceri dei sensi, trascorrono la vita nel lusso e nell'indolenza, e lasciano intorpidire nell'ignoranza e nell'apatia l'intelligenza, di cui nulla vi è di meglio e di più grande nella natura umana, mentre sono così numerose e varie le attività dello spirito, con cui si può ottenere chiara fama.

domenica 2 gennaio 2011

1° gennaio 2009 - 1° gennaio 2011…e non ci sei più

da tanto tempo non apro la cassapanca….
perchè avrei tanta voglia che per miracolo non uscissero solo fogli o ricordi…
perchè avrei voglia di poter riabbracciare chi non c’è più….
perchè so che non è possibile
perchè questo periodo di festa.e di allegria…..è per me uno dei più tristi…..
perchè mi dico…la vita continua….ed è vero …..ma come?

Matsuo Basho

come è triste questa notte
piena delle tue silenziose parole
che planano sul cuore
come un gabbiano sul suo mare..
Infinito dolore nell’anima…
gli occhi cercano nel buio
le immagini della nostra vita..
della tua vita
breve come un soffio
dolce come una preghiera
leggera e malinconica come il rimpianto
eterna
come la certezza della tua vita immortale…
ma sulla tomba dei miei sogni
non ho deposto fiori..stanotte..
in silenzio
l’anima mia ha pianto

la tua mamma


 

sabato 5 giugno 2010

una casa…in fondo alla via

gabri

bella vero?

dalla cassapanca è uscita questa foto datata..un pò rovinata..quasi un fotogramma di un vecchio film in bianco e nero ..e una poesia..


ieri una casa..
una strada..
un cuore..
oggi soltanto macerie di quella casa
come pensieri strangolati...
due pietre..
una storia..
un lembo di muro..
il passato..
rovine bagnate
nella pioggia di questo aprile strano..
ricordi fra le mani
accarezzati
e ritrovati stranamente intatti...
dentro

era da poco finita la guerra..e tra mio padre e mia madre stava nascendo una tenera amicizia…anzi ..per meglio dire…era già nata..
una sera di maggio …erano stati invitati ad una festa che si teneva in un locale alla periferia di milano…intorno c’erano prati….ancora un ruscello…
complice la sera tiepida…la compagnia piacevole…la voglia di divertirsi…il poterlo fare…finalmente…finirono per perdere l’ultimo filobus che li avrebbe portati a casa…
in attesa della prima corsa del mattino..loro due lasciarono la compagnia per una passeggiata romantica….non fecero molta strada…si fermarono vicino al ruscelletto…sotto un lampione a ridosso di una casa ..e mio padre chiese a mia madre di sposarlo …
fin qui non ci sarebbe nulla di strano ..una normale storia di innamorati ..con un lieto fine ..ma per uno strano gioco del destino …la loro casa…e la mia per tanti anni …fu proprio quella sotto la quale c’era stata la richiesta di matrimonio…

era l’ultima casa di una via molto corta…
si respirava un’aria di paese ..i prati c’erano sempre…il ruscelletto anche.. 
era una casa ad un piano …al piano terra c’era un’agenzia enologica..e c’era un enorme cortile…..un glicine…due fichi….al primo piano…ci stavamo noi …
(come scrisse mio padre in una poesia che mi regalò per un mio compleanno.. “ghe stavum dumà nüm e la felicità”..”ci stavamo solo noi e la felicità”)..e un cane ..pupi..

una domenica pomeriggio di fine maggio .. mia mamma era in attesa di mio fratello…quello “disperato” della foto …che sarebbe nato di lì a poco..
eravamo a letto a riposare ..quando cominciammo a sentire degli strani “toc..toc” alla porta….
si alzò mio padre ..chiese chi fosse..ma non ci fu nessuna risposta…
quindi tornò a letto…ma il “toc..toc..” ricominciò.. insistente..e di nuovo mio padre a chiedere chi fosse…e come la prima volta ..nessuna risposta …
allora…pensando ad un malintenzionato….facendo la voce grossa…disse…”ho una rivoltella in mano …(cosa assolutamente non vera)…se non mi dici chi sei ..io apro….e non so cosa può succedere..”
al di là della porta ..silenzio …solo il ritmico ..lugubre toc toc..
a quel punto …mio padre aprì…..e si trovò davanti ..il nostro cane …quello della foto con mio fratello…quello scuro …
qualche imbecille gli aveva legato alla coda un pezzo di legno …e ogni volta che si muoveva …bussava alla porta …
liberammo pupi di quella appendice scomoda…accettammo le effusioni …ovviamente ricambiate …di quel cane davvero speciale….che merita un capitolo a parte

ancora oggi quando ripenso a quella casa in cui regnava la meraviglia dei pomeriggi di sole..delle nostre voci di bimbi..delle carezze sincere…di una rosa che fioriva sempre il giorno di natale…mi convinco sempre di più che ci stavamo solo noi e la felicità…


alla prossima …

lunedì 17 maggio 2010

un libro nella libreria e un amico nel cuore



libreria del centro


i libri sono i migliori compagni di viaggio.. parlano quando ne 
abbiamo bisogno..tacciono quando vogliamo silenzio..fanno compagnia senza essere invadenti..danno moltissimo senza chiedere nulla… e a volte ..grazie ad un libro..anzi ..grazie alla ricerca di un libro si fanno incontri fortunati..
non mi è capitato molto spesso di potermi ritagliare un pomeriggio tutto per me …ma ogni tanto è successo.. e quando è capitato ho sempre cercato..senza riuscirci per altro…di tenermi lontano dalle librerie.. e sì..perchè sembra facile entrare in una libreria per comprare un libro….anzi.. entrare in una libreria è cosa facilissima..un pò meno facile è uscirne..perchè non si può stabilire il tempo in cui ci si rimane…. e si finisce per non riuscire a fare tutto ciò che ci eravamo ripromessi di fare.. dunque..in uno di quei pochi pomeriggi..passeggiavo per le viuzze del centro..quelle ricche di storia..quelle in cui ci sono palazzi signorili con bellissimi giardini invisibili ad occhi distratti..giardini che si intravvedono dai cancelli in ferro battuto…quelle in cui ancora si aprono piccolissime botteghe..improponibili in questo mondo in cui si è perso il gusto del bello…botteghe in cui si trovano cose particolari..uniche nel loro genere..esposte con un gusto..una cura..una ricercatezza davvero speciali… mentre osservavo una di queste vetrine…in cui era esposto un vecchio libro ingiallito dal tempo.. che serviva come rialzo per una delicatissima scultura….mi sono ricordata di una libreria che tanto tempo prima frequentavo..era una libreria un pò particolare..in un edificio d’epoca....in uno stile vagamente liberty...grandi poster alle pareti..con diverse sale…in una delle quali era possibile degustare caffè..o tè..o cioccolata..e allora... mi ci sono diretta velocemente perché come dicevo, si sa quando si entra ma non quando si esce..
appena entrata sono stata assalita da un profumo... già…che dite del profumo della carta?..non di quella dove sono visibili nell’impasto i fiori di campo…No!…. parlo del profumo della carta.. della cellulosa… avete mai provato ad annusare un libro nuovo? dà la stessa sensazione dell’”annusare” quella colla che usavamo alle elementari (parlo dei miei coetanei..o giù di lì)..la coccoina…..quella che stava in piccole scatole cilindriche..in alluminio …quella pasta bianca che si spalmava con un pennellino in miniatura…quella che si usava per le figurine….o per costruire cubi.. coni.. piramidi oggi no…… le figurine sono autoadesive e i solidi geometrici sono in plastica colorata..ed esistono gli spray……. faranno anche morire il pianeta terra ma incollano in manierà così uniforme… ma ritorniamo ai libri…la scelta è quanto di meno razionale possa capitare…sempre che la tua “visita” alla libreria non sia una visita mirata..ma a me piace passeggiare tra gli scaffali..e soffermarmi sui libri ..e lasciarmi guidare dall’istinto… quel pomeriggio..però…ha giocato l’imponderabile… sono entrata.. decisa a comprare un romanzo con cui annullare temporaneamente i miei pensieri….un romanzo che mi “teletrasportasse” in un mondo diverso, cambiando lingua o magari solo il vestito, magari mi portasse fisicamente a 500 anni prima con i sandali del pellegrino verso una crociata o nei panni di un pittore di corte, oppure su una spiaggia dalla sabbia finissima..in una natura incontaminata… il genere poi era una scelta nella scelta…romanzo d’autore.. d’amore.. giallo.. noir.. romanzo verità.. romanzo storico.. insomma generi vari…proposte tante…e questa volta volevo proprio uscire con un libro…con un romanzo che almeno mi portasse a dire dopo averlo letto… mmmmh.. simpatica storia e piacevole lettura…. o qualcosa del genere… ho iniziato così a leggere una pagina di qualche libro di qualche autore che già conoscevo..ma anche di autori del tutto sconosciuti..”questa è una libreria non una biblioteca!” sembrava pensare il commesso…copertine accattivanti.. titoli intriganti.. difficile scegliere… avrei dovuto leggerli tutti per portarne uno a casa…che amabile contraddizione….. comprare un romanzo che si conosce già….per non rischiare un incauto acquisto..Come faccio a sceglierne uno?.. pensavo.. sembrano tutti belli!…. gli autori poi non sono una garanzia… autori che non hai mai sentito nominare ma che indovinano la storia…autori che vanno per la maggiore..ma che a volte diventano tristi e lunghi e per farti assaporare un dialogo o un’atmosfera.. o peggio.. per costruire un personaggio impiegano una eternità…Insomma il titolo a volte ti tradisce, così come l’immagine della copertina, così come il nome dell’autore. uff come scegliere? Insomma ero ormai ferma davanti alla bacheca dei romanzi da mezz’ora… forse il libraio mi stava studiando per vedere quando ne avrei afferrato uno e varcato la porta senza pagare!……..ed ecco l’illuminazione! Come san paolo sulla via di Damasco, fulminata davanti alla bacheca dei romanzi… un signore distinto..più o meno della mia età… capelli e barba bianchi..elegante quel tanto che basta.. abbronzato quel tanto che basta..alto..”di un certo peso” che però non guastava.. ..era appena entrato nel negozio..Si avviò direttamente verso lo scaffale dei romanzi..protese la mano.. ne afferrò a colpo sicuro uno …..fra le pile dei libri… fece un sorriso…. si rivolse verso di me ..e mi disse….glielo consiglio..e si mosse con passo deciso verso la cassa. Ecco la scelta..inconsciamente anche io presi quello stesso romanzo.. ma non fu solo la scelta di un libro….quel distinto signore mi stava aspettando vicino alla cassa e mi chiese se poteva offrirmi un caffè…che avreste fatto voi?..mai accettare un caffè da uno sconosciuto?..e invece ho pensato ..perchè no?….la sala da tè era molto accogliente…le luci giuste e i colori delle pareti caldi..abbiamo bevuto un ottimo caffè …abbiamo cominciato a parlare di libri..e poi dei nostri interessi.. abbiamo riso e sorriso… ed è iniziata così per caso…grazie ad un libro che non sapevo scegliere una
bellissima amicizia… sandro era una persona davvero speciale …una di quelle che ti lasciano un segno indelebile …e quel libro è in un posto speciale della mia libreria come lui è in un posto speciale del mio cuore




domenica 9 maggio 2010

festa della mamma……dalla cassapanca…un salvadanaio rotto

comincio a pensare che la mia cassapanca sia “magica”..tanti sono i ricordi che contiene…

oggi è la festa della mamma….la mia non c’è più…
potrei dedicarle una poesia…o un fiore…invece nella cassapanca c’è un salvdanaio rotto…strano… vero?..conservare un salvadanaio rotto ….ma è lo spunto per un ricordo…dedicato a mia madre e in parte anche a mio padre…sì anche a lui perchè loro erano due corpi e un’anima sola…

mia mamma insegnava lettere in un istituto di suore..ma decise di rinunciare all'incarico per stare accanto a noi...la famiglia innanzi tutto...e di questo le sarò grata in eterno..
cinquant'anni fa..o giù di lì…anche la periferia di milano poteva essere terra di missione..e ai miei...lo spirito missionario non è mai mancato...avevano ospitato in casa nostra..per 17 mesi.. una famiglia di 4 persone che era stata sfrattata alla viglilia di natale.......e....visto che le benpensanti monache dell'oratorio chiudevano regolarmente le porte ai ragazzi meno tranquilli ed inquadrati..che ovviamente erano quelli che avrebbero avuto più bisogno di una guida...e di tanto amore...le porte di casa mia si aprirono...anche per loro
prima uno..poi due....poi...
ho perso il conto di quanti ragazzi sono passati...
venivano per fare i compiti..."il doposcuola"...e non se ne andavano più..
trovavano il calore familiare di cui godevano poco o nulla a casa loro...spesso trovavano la cena....
nemmeno noi navigavano nell'oro .. come si dice... ma un piatto caldo o freddo..per chi ne aveva bisogno c'era sempre...
ho ancora negli occhi la figura di mio padre che tornato a casa dopo una giornata in ufficio …contava i ragazzi ancora lì..e diceva..”pizza per tutti”?…e con il suo grembiule da cucina (ancora lo conservo)…..guai a  chi osava metterselo…cominciava ad impastare…
in quella specie di doposcuola..c'era una sorta di regolamento...che veniva democraticamente stilato...con la partecipazione di tutti...e che tutti erano tenuti a rispettare.. grandi compresi....e c'era un grosso salvadanaio...in cui finivano le multe ..aumentate nel corso degli anni....(più la mandi giù...la lira....e più si tira su...la multa)...di chi non rispettava le regole.. 
poi alla fine dell'anno il salvadanaio si rompeva ..e con quei soldi..più il "rabbocco" di mia madre...prendevamo il treno e passavamo una giornata al lago...era l'inizio ufficiale delle vacanze...che per la maggior parte di quei ragazzi voleva semplicemente dire ..non andare a scuola …ma continuare a venire a casa mia ….
qualcuno di loro si è perso per la strada....tanti altri no...e il legame fortissimo è rimasto....mia madre e mio padre..si perchè anche lui è stato una figura importante...sono stati un punto di riferimento...e chi aveva una gioia o un dolore li ha condivisi con loro....
non potrò mai dimenticare la luce che si è accesa negli occhi di mia madre...ricoverata in ospedale..in condizioni già molto serie..al vedere tre delle sue "monelle" di un tempo....
non si sa come.. avevano saputo delle sue condizioni...e ancora una volta...l'ultima...erano tornate per dirle grazie

il grazie che continuo a dirle ancora anche io..per ciò che è stata..per ciò che mi ha dato..per ciò che mi ha permesso di darle ..per come sono adesso

e per te…

 acquerello
un mazzolino di violette che ti piacevano tanto….
tanti auguri …mamma