Lettori fissi

mercoledì 17 giugno 2009

sai……niente è bello come la vita

sai ...quando perdi gli affetti più cari ...quelli che sogni di avere accanto per sempre...quelli con cui vedi la tua vita futura..perchè ci sono ancora tante cose da dirsi…da fare insieme….quando perdi tuo marito e tuo figlio ...morti troppo presto tutti e due ...
dopo un primo momento di sbandamento …in cui sei viva ..ma non vivi…in cui il solo respirare ti fa male dentro…
tutti ti dicono ..ma tu sei forte...ce la farai…e ti rendi conto che c'è chi ancora conta su di te ...c'è chi ha ancora bisogno del tuo coraggio..del tuo sorriso ..della tua forza..allora è così che ti fai vedere... serena.. positiva…una maschera..insomma…
ma poi ti dici ...”questa è la mia vita… è un libro che va scritto fino alla parola fine…non si devono lasciare pagine bianche…è la mia la vita e va vissuta fino in fondo ...non posso ... forse non devo..soprattutto non voglio farmi travolgere dagli eventi ... io devo vivere….non sopravvivere….

Lontano dal fremito superficiale della città,
lontano dai frastuoni che mi rendono sorda,
lontano dalla folla dove sono sola...
ecco.. chiudo gli occhi...
c'è un luogo della mia anima,
dove è pace e riposo...
dove torno in contatto con me stessa,
dove torno a pensare che domani sarà bello,
dove torno a sentirmi in pace con tutti.
Io, meravigliosa scintilla del creato,
fragile eppure eterna,
sofferente eppure ricca di ogni cosa.
Tiro un profondo respiro….
e rimango immobile...
per non disturbare il mio silenzio
... e mi rassereno come se,
libera e felice,
stessi correndo in un prato,
dimentica dei miei pesi,
perchè dentro di me
ci sono sempre gli occhi luminosi di mio figlio..
c’è sempre quella voce
che ancora mi parla dalla stanza accanto….
perchè attorno
scopro doni prima invisibili a me…
osservatrice distratta di ieri.
e capisco che nonostante tutto…
niente è bello come la vita

lunedì 15 giugno 2009

nel giardino della mia anima

nel  giardino della mia animalore2008

poca luce...
in mano..un libro che non leggo
solo una musica a farmi compagnia..
sola..

entro piano nel giardino della mia anima..
osservo..

dapprima piccoli sassi..
qualche filo d'erba..
luoghi aridi..
ferite profonde...
ma è solo un angolo...

poi...
piante e fiori odorosi di esotici profumi
attirano il mio sguardo..
affascinanti..
è bello il mio giardino..
c'è vita..promesse...sentore di pace

e che siano grandi o piccole cose..
poco importa...
sono io!

mercoledì 10 giugno 2009

Camilleri.............."C'era una volta un Cavaliere"…favoletta n. 4

In Iliata ci fu un Cavaliere che, in pochi anni, accumulò una fortuna immensa. Un giorno alcuni magistrati cominciarono a interessarsi dei suoi affari. E cominciarono a piovergli addosso accuse di falso, corruzione, concussione, evasione fiscale e altro ancora. Arrivarono le prime sentenze di condanna. il Cavaliere, attraverso i suoi giornali, le sue televisioni, i suoi deputati (aveva fondato un partito), scatenò una violenta campagna contro i magistrati che indagavano su di lui accusandoli d'esercitare una giustizia di parte. Lui stesso si definì un perseguitato politico. Tanto fece e tanto disse che molti iliatesi gli credettero. Poi un giorno (come capita e capiterà a tutti), morì. Nell'aldilà venne fatto trasìre in una càmmara disadorna. C'era un tavolino malandato darrè il quale, sopra una seggia di paglia, stava assittato un omino trasandato. "Tu sei il Cavaliere?", spiò l'omino. "Mi consenta", fece il Cavaliere irritato per quella familiarità. "Mi dica prima di tutto chi è lei". "Io sono il Giudice Supremo", disse a bassa voce l'omino. "E io la ricuso", gridò pronto il Cavaliere che aveva perso tutto il pelo, la carne, le ossa, ma non il vizio.

giovedì 4 giugno 2009

in chiesa

wassily kandisky - the village churchwassily kandisky – the village church

durante la messa della mezzanotte di natale in una cittadina africana..entrò un manipolo di uomini armati e col volto coperto..
uno di questi uomini gridò: “chi è disposto a ricevere una pallottola in nome di Cristo..resti dove è”..
immediatamente la maggior parte dei fuedeli uscì fuori di corsa..restarono in chiesa soltanto una ventina di persone..
allora il capo dei guerriglieri si levò il passamontagna..fissò il sacerdote e disse: “BENE..CI SIAMO SBARAZZATI DI TUTTI GLI IPOCRITI….adesso puoi cominciare la tua Messa… ti auguro Buon Natale”
ed uscì coi suoi uomini…..

credo che sia una lezione per tutti..

(questa è una storia vera…che mi è stata raccontata dal missionario che stava celebrando la messa…)